Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi anche in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 4,2% a 43.736,45 punti. I titoli dei produttori di commodities hanno guidato il rally. Il G-20 ha annunciato oggi una serie di importanti misure volte a sostenere l’economia. Gli investitori sono ora più ottimisti sulle prospettive della congiuntura mondiale e, di conseguenza, sulla domanda per le materie prime. Nel settore dell’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 4,2%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 5,6% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 6,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 3,7%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in rialzo di quasi il 9%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il 6,1%. Il prezzo del rame ha guadagnato oggi al NYMEX più del 2%. Bene anche i bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 2,7%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,9% e Itau (BRITAUACNPR3) il 4,8%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 3,4% a 20.562,59 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 5,9%, Banorte (MXP370711014) l’8,8%, Cemex (MXP225611567) il 9,5% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 5%. Grupo Mexico (MXP370841019) è crollato del 15%. La prima impresa mineraria messicana ha perso negli USA un importante contenzioso legale contro Asarco. Grupo Mexico è stata condannata a cedere una buona parte della sua partecipazione in Southern Copper (US84265V1052) e a pagare più di $1 miliardo di danni.
Tra gli altri listini del continente sudamericano l’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,7%, General a Lima il 3,9%, l’IGBC a Bogotà l’1,6% e l’IBVC a Caracas lo 0,2%. La Borsa di Buenos Aires è rimasta oggi ferma.
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