Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi contrastate.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca il 2,4% a 925 punti. Durante l’intera settimana il listino russo ha guadagnato il 10,7%. I volumi di scambio aumentati rispetto a ieri ma sono rimasti a dei livelli molto bassi. Il clima sulle borse dell’Europa occidentale è stato anche oggi positivo. Il prezzo del petrolio ha inoltre continuato a guadagnare terreno. Tra le blue chips russe Rosneft (RU000A0J2Q06) ha guadagnato l’1,3%, LUKoil (RU0009024277) il 5%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 5,7% e Sberbank (RU0009029540) il 2,5%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso invariato.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,4% a 15.973,70 punti. Gli operatori hanno parlato di una seduta “noiosa” e priva di spunti. Le blue chips ungheresi hanno chiuso contrastate. Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato lo 0,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,4%. MOL (HU0000068952) e OTP Bank (HU0000061726) hanno perso rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,4% a 944,20 punti. Quasi tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,4%, Erste Group Bank (AT0000652011) l’1,6% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,1%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha guadagnato l’1,8%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,5% a 31.544,68 punti. Seduta da dimenticare per BRE Bank (PLBRE0000012): -6,7% a KPN 160. La banca polacca ha lanciato un profit warning. Male anche Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017): -2,9% a KPN 15,35. J.P. Morgan ha tagliato il suo target price per il titolo dell’operatore telefonico ha KPN 20. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato dell’aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato l’1,2%.
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