Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca l’1,2% a 1.245,56 punti. Durante l’intera settimana il listino russo ha guadagnato il 4,1%. I volumi di scambio sono scesi oggi ulteriormente e sono stati poco al di sopra della media. L’ottimismo espresso dal Premier Vladimir Putin sulle prospettive di crescita dell’economia hanno messo in ombra il calo dei prezzi della maggior parte delle commodities. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato lo 0,7%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,3%, Gazprom (RU0007661625) il 2,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2,5% e Sberbank (RU0009029540) l’1,3%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,4% a 20.729,07 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato il 2,3%, MOL (HU0000068952) lo 0,9% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%. Sui bancari sono scattate oggi delle prese di beneficio. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,9% e FHB (HU0000078175) l’1,9%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.155,60 punti. Eccetto Komercni Banka (CZ0008019106), che ha guadagnato il 2%, tutti i titoli principali dell’indice ceco hanno chiuso in calo. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 3,8%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,7% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,6% a 36.710,87 punti. Dopo il rally di ieri i bancari hanno chiuso oggi contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,3% e BRE Bank (PLBRE0000012) l’1%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato lo 0,6% e BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,4%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in calo del 2,8%. Sul titolo dell’impresa mineraria polacca ha pesato il calo del prezzo del rame.
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