Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,5% a 61.517,89 punti. Durante l’intero trimestre il listino brasiliano ha guadagnato il 19,5%. Ancora una seduta positiva per i bancari. Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha guadagnato il 2,2%, Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,1% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) il 2,2%. Dagli ultimi dati relativi al mercato del credito in Brasile sono arrivati dei segnali decisamente positivi. I titoli del settore immobiliare hanno chiuso anche oggi in calo. Cyrela (BRCYREACNOR7) ha perso lo 0,2% e Gafisa (BRGFSAACNOR3) l’1,6%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato lo 0,7%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in rialzo del 5,8%. Le scorte di benzina sono sensibilmente calate la scorsa settimana negli USA. La notizia ha fatto aumentare l’ottimismo degli investitori sulla domanda di energia. Vale (BRVALEACNPA3), l’altro titolo di maggior peso del Bovespa, ha guadagnato lo 0,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 29.232,24 punti. Il Chicago PMI, un importante indicatore del settore manifatturiero statunitense, ha registrato questo mese a sorpresa un calo. La notizia ha fatto riaumentare i dubbi del mercato sulla ripresa economica negli USA, il principale partner commerciale del Messico. Tutte le blue chips messicane hanno chiuso in calo. América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,3%, Cemex (MXP225611567) lo 0,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,5%, l’IGBC a Bogotà lo 0,7%, l’IBVC a Caracas lo 0,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,1% e il General a Lima lo 0,7%.
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