Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Mosca ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca l’1,3% a 1.287,37 punti. Per il listino russo si è trattato della terza seduta positiva di fila. Il settore energetico ha beneficiato anche oggi dell’aumento del prezzo del petrolio. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l’1,8%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,2% e Gazprom (RU0007661625) l’1,7%. La solidità del rublo ha spinto i bancari. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in rialzo del 2% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) del 6,6%.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,2% a 20.048,68 punti. OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso in calo del 3,6%. Secondo gli operatori sul titolo della prima banca ungherese avrebbe pesato una possibile svalutazione del lats lettone. Seduta negativa anche per MOL (HU0000068952): -1,2% a HUF 15.095. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato, Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato l’1,2%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.134,20 punti. Sulla piazza finanziaria ceca sono scattate oggi, come sulla maggior parte delle altre borse europee, delle prese di beneficio. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso l’1%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,5% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,6%. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato controtendenza lo 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,1% a 37.680,74 punti. Sul sentiment degli investitori nella capitale polacca ha pesato oggi la debolezza dello zloty ed il rimpasto nel Governo del Premier Donald Tusk. Quasi tutte le blue chips polacche hanno chiuso in ribasso. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso il 2,9%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2,2% e PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,7%. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,7%.
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