Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca l’1% a 1.396,32 punti. I volumi di scambio sono aumentati leggermente rispetto a ieri e sono stati al di sopra della media. Il mercato azionario russo ha tratto vantaggio oggi dalla ripresa del prezzo del petrolio. Le quotazioni dell’oro nero sono tornate nel pomeriggio a New York al di sopra di quota $70 al barile. Tra le blue chips russe Rosneft (RU000A0J2Q06) ha guadagnato lo 0,3%, Gazprom (RU0007661625) l’1,9% e Sberbank (RU0009029540) il 2,2%
Il BUX a Budapest ha perso l’1,9% a 20.655,51 punti. Sul mercato azionario ungherese hanno pesato le turbolenze alla Borsa di Vienna. La Banca Centrale dell’Austria ha indicato che le banche del Paese potrebbe dover effettuare nei prossimi due anni svalutazioni per €20 miliardi. Tra le blue chips ungheresi OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 3%, MOL (HU0000068952) il 2,7%, Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,8% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,1%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.096,90 punti. Tra i titoli di maggior peso del listino ceco Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in calo del 2,6%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) dello 0,6% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) dell’1,1%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato controtendenza l’1,3%. Goldman Sachs ha consigliato oggi l’acquisto del titolo della banca ceca.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 39.808,31 punti. Le blue chips polacche hanno chiuso contrastate. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,4%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) lo 0,8% e PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,6%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) hanno perso rispettivamente lo 0,9% e l’1,7%.
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