
Tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,3% a 45.965,05 punti. Gli investitori temono che la crisi di liquidità possa frenare la crescita dell'economia della Cina, il principale partner commerciale del Brasile. I titoli dei produttori di materie prime sono andati a picco. Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 3,7%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 5,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 7,9%. Vale (BRVALEACNPA3), il maggiore produttore al mondo di minerale di ferro, ha chiuso in ribasso del 5,5%. Tra i petroliferi Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 3,3% e OGX Petroleo & Gas (BROGXPACNOR3) il 4,9%.
Tra gli altri indici del continente sudamericano l'IPC a Città del Messico ha perso l'1,4%, il Merval a Buenos Aires l'1,6%, il Colcap a Bogotà l'1,8%, il General a Lima il 2,4% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,5%. La Borsa di Caracas è rimasta ferma.

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