Rosneft (RU000A0J2Q06), il maggiore produttore russo di petrolio, ha comunicato di aver scoperto insieme a Exxon Mobil (US30231G1022) un immenso giacimento nel Mare Artico.
“Va oltre le nostre aspettative ed è una vittoria di tutti”, ha dichiarato Igor Sechin, il numero uno di Rosneft. “È stata ottenuta grazie ai nostri amici e partner come ExxonMobil, Nord Atlantic Drilling, Schlumberger, Halliburton, Weatherford, Baker, Trendsetter, FMC”, ha aggiunto. Il giacimento sarà quindi chiamato “Pobeda“, che significa appunto vittoria. Sechin ha indicato che si stima che la sacca scoperta dalla perforazione contenga 750 milioni di barili di olio di tipo Light, quello di più alta qualità, e 338 miliardi di metri cubi di gas.
Rosneft e Exxon Mobil hanno iniziato le perforazioni durante l’estate ed hanno proseguito, nonostante gli USA abbiano imposto delle sanzioni finanziarie al gruppo petrolifero russo a causa del ruolo di Mosca nella crisi ucraina. La scorsa settimana Exxon Mobil ha annunciato tuttavia che sospenderà la campagna di perforazione dopo che Washington ha deciso lo scorso 12 settembre di vietare alle compagnie statunitensi la fornitura di servizi e tecnologie ai gruppi energetici russi.
Il pozzo Universitetskaya-1 nel Mare di Kara è uno dei progetti più seguiti dall’industria petrolifera dato che i geologi credono che l’Artico sia l’ultima grande riserva inesplorata di greggio. La scoperta di “liquidi” è positiva visto che sussisteva il timore che la campagna di perforazione potesse aver trovato solamente gas naturale, una risorsa di gran lunga meno profittevole.
Rosneft ha indicato in passato che potrebbe investire $400 miliardi nell’Artico durante i prossimi 15 anni. Secondo i russi l’area potrebbe contenere riserve comparabili alle riserve sviluppate dell’Arabia Saudita.
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