Le borse dell’America Latina hanno chiuso contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,5% a 51.049,32 punti. A pesare sul listino brasiliano sono state le forti perdite dei titoli dei produttori di materie prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in ribasso del 6,7%. Secondo delle indiscrezioni raccolte da “Bloomberg” il gruppo petrolifero dovrà attendere più a lungo del previsto per ottenere il permesso di alzare i prezzi dei carburanti. Usiminas (BRUSIMACNPA6) ha perso l’8,1%. Il produttore di acciaio ha chiuso il terzo trimestre in rosso di BRL 26,1 milioni. Tra gli altri titoli del settore siderurgico-minerario Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 4,2%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 2% e Vale (BRVALEACNPA3) il 5,2%.
Tra gli altri indici del continente sudamericano l’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,5%, il Colcap a Bogotà lo 0,3%, il General a Lima lo 0,1%, l‘IPSA a Santiago del Cile lo 0,3%. L‘IBVC a Caracas ha perso lo 0,2% e il Merval a Buenos Aires il 2,1%.