Le borse dell’America Latina hanno chiuso di nuovo contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,8% a 55.098,47 punti. A pesare sul listino brasiliano sono state le forti perdite del settore siderurgico-minerario. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 7,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,6%, Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 7,1% e Vale (BRVALEACNPA3) il 4%. Il prezzo del minerale di ferro è sceso ai minimi dal 2009. Cosan (BRCSANACNOR6) ha guadagnato il 4,2%. Secondo delle voci di stampa il governo brasiliano potrebbe reintrodurre l’imposta sulla benzina e sul diesel. La misura sarebbe positiva per Cosan. Il primo coltivatore al mondo di canna da zucchero è un importante produttore di etanolo.
Tra gli altri indici del continente sudamericano l’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,5%, il Merval a Buenos Aires l’1,9% e l‘IBVC a Caracas l’1,1%. Il Colcap a Bogotà ha perso l’1,3% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,4%. Il General a Lima ha chiuso invariato.