La Banca centrale della Russia ha alzato i suoi tassi d’interesse di altri 100 punti base dal 9,5% al 10,5%. La misura ha deluso le attese degli investitori. Una parte del mercato aveva scommesso su un rialzo di almeno 150 punti base. Il rublo ha perciò accelerato al ribasso e raggiunto un nuovo minimo storico rispetto al dollaro.
La Bank Rossii aveva già alzato quest’anno quattro volte il costo del denaro per contrastare gli effetti negativi della crisi ucraina e del calo del prezzo del petrolio.
Oltre al declino del rublo preoccupa il forte aumento della pressione inflazionistica. L’inflazione è aumentata in Russia a novembre del 9,1%. Originariamente la Banca centrale della Russia aveva per quest’anno un target d’inflazione di massimo il 6,5%.
Anche l’economia si è indebolita significativamente. Il governo russo si attende per il prossimo anno una recessione. Mosca prevede che il PIL calerà nel 2015 dello 0,8%.