L’economia del Brasile resta in recessione. L’IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística) ha comunicato oggi che il PIL è calato nel terzo trimestre del 2015 dell’1,7%. Gli economisti avevano previsto un calo dell’1,2%.
Nel primo trimestre l’economia brasiliana era calata dello 0,7% e nel secondo del 2,1% (dato rivisto da -1,9%). Gli economisti parlano di “recessione tecnica” quando l’attività economica di un Paese si contrae per due trimestri consecutivi.
Nel terzo trimestre le spese per consumi sono calate dell’1,5%. Le spese del governo sono aumentate dello 0,3%. Gli investimenti delle imprese sono calate del 4%. Le esportazioni e le importazioni sono scese rispettivamente dell’1,8% e del 6,9%.
Il settore agricolo è sceso del 2,4%, quello industriale dell’1,3% e quello dei servizi del 4%.
Su base annua l’economia brasiliana è calata nel terzo trimestre del 4,5%. Si è trattato del più forte calo dal 1996, ovvero dall’inizio delle serie storiche. Il dato del secondo trimestre è stato rivisto da -2,6% a -3%.