Le borse dell’America Latina hanno chiuso contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,9% a 49.571,11 punti. Secondo quanto riporta il quotidiano “O Globo” la procura di San Paolo avrebbe chiesto l’arresto preventivo dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. La notizia ha acceso la speculazione su una possibile svolta politica. Il real è balzato rispetto al dollaro ai massimi da fine agosto. Sulle azioni brasiliane si è scatenata una pioggia di acquisti. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) e Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6), che sono controllate dallo stato e beneficerebbero in particolar modo di un cambiamento di governo, hanno guadagnato rispettivamente il 5,9% e il 4,6%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso controtendenza il 6,9% a causa del nuovo calo del prezzo del minerale di ferro.
Tra gli altri indici dell’America Latina l’IPC a Città del Messico ha perso lo 0,4%, il Merval a Buenos Aires lo 0,7%, l’IBC a Caracas l’1,1% e il General a Lima lo 0,8%. L’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,6% e il Colcap a Bogotà lo 0,3%.
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