Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,5% a 66.809,80 punti. A spingere gli acquisti è stato l’aumento della fiducia degli investitori nelle prospettive dell’economia globale. L’indice PMI della CFLP (China Federation of Logistics and Purchasing) relativo al settore manifatturiero cinese è aumentato a febbraio ai massimi da cinque mesi. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione sono inoltre calate la scorsa settimana negli USA ai minimi da quattro anni. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’1,5%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,3% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,3%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 5,1%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) dell’1,7% e PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 2,9%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato l’1,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1,2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,2%. Vale (BRVALEACNPA3) e Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente l’1,1% e il 2,4%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 38.033, 40 punti. Tra le blue chips messicane Banorte (MXP370711014) ha guadagnato il 3,7%, Cemex (MXP225611567) lo 0,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,9%. América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,1% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 3,8%, il General a Lima l’1,1%, il Colcap a Bogotà lo 0,6%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,5% e l’IBVC a Caracas lo 0,4%.