La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,2% a 70.058,10 punti. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato la debole performance registrata da Wall Street. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha chiuso in ribasso dell’1,4%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) dell’1,2% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) dell’1,1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha perso lo 0,6%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) l’1,1% e PDG Realty (BRPDGRACNOR8) l’1,7%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l’1,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,4%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l’1,5%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York lo 0,6%. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in calo dell’1,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX l’1,4%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 37.810,20 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,4%, Cemex (MXP225611567) l’1,1%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,6% e il General a Lima lo 0,1%. L’IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,6% e il Colcap a Bogotà l’1,4%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.