Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2,1% a 58.547,00 punti. L’inflazione ha rallentato lo scorso mese in Brasile. Gli investitori scommettono di conseguenza che la Banca Centrale brasiliana taglierà di nuovo i suoi tassi o che li lascerà invariati. Anche la Borsa di San Paolo ha beneficiato inoltre del calo dei timori relativi alla crisi in Europa. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha guadagnato l’1,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 3,7%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 4,7%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 6,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 6%.
Marfrig (BRMRFGACNOR0) ha guadagnato il 16,7%. Il secondo produttore di carne bovina dell’America Latina ha raddoppiato lo scorso trimestre il suo Ebitda a BRL 637,5 milioni. Il dato ha superato nettamente le previsioni degli analisti. Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha guadagnato il 3,7%. Anche il gruppo retail ha pubblicato dei risultati per il terzo trimestre migliori delle attese del mercato.
Tra i minerari MMX Mineração e Metálicos (BRMMXMACNOR2) ha guadagnato il 5,7% e Vale (BRVALEACNPA3) l’1,3%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri a New York il 2,7%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo del 2,1%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York l’1,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 2,6% a 37.555,60 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,8%, Banorte (MXP370711014) il 4,3%, Cemex (MXP225611567) il 5,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,2%, il General a Lima l’1,7%, l’IBVC a Caracas l’1%, l’IPSA a Santiago del Cile l’1,2% e il Colcap a Bogotà lo 0,6%.
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