Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,2% a 70.229,35 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della quinta seduta positiva di fila. La produzione industriale è calata ad agosto in Brasile dello 0,1%. Gli economisti avevano atteso una crescita dello 0,5%. La notizia ha ridotto ulteriormente i timori del mercato relativi alla futura politica monetaria della Banca Centrale brasiliana. Nel settore immobiliare, che dipende in particolar modo dall’andamento dei tassi d’interesse, Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo dell’1,8%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 3,5%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 4,2% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,9%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato l’1,8%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) l’1,7% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) il 2,1%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato lo 0,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 2%. Vale (BRVALEACNPA3), l’altro titolo di maggior peso del Bovespa, ha guadagnato l’1%. I metalli industriali si sono apprezzati ieri sia a Londra che a New York.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell’1,4% a 33.807,48 punti. Grupo Mexico (MXP370841019) ha beneficiato del rally del prezzo del rame ed ha guadagnato il 6,2%. Tra le altre blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,2%, Banorte (MXP370711014) l’1,8%, Cemex (MXP225611567) lo 0,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,3%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%, il General a Lima l’1,6% e l’IBVC a Caracas il 2%. Il Colcap a Bogotà ha perso lo 0,2%.
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