Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Dopo sei sedute positive di fila il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,2% a 69.036,90 punti. Il Ministro delle Finanze del Brasile Guido Mantega ha dichiarato che lancerà delle nuove misure volte a frenare l’apprezzamento del real. La notizia ha fatto scattare delle prese di beneficio. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso lo 0,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) lo 0,3%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso dell’1,3%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) dell’1,8%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dello 0,5%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3) hanno chiuso in ribasso nonostante il nuovo aumento dei prezzi delle materie prime. Il titolo del gruppo petrolifero ha perso lo 0,7%, quello del primo produttore al mondo di ferro lo 0,9%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 37.861,80 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,2%, Cemex (MXP225611567) lo 0,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,2%, il Colcap a Bogotà lo 0,2% e l’IBVC a Caracas lo 0,1%. L’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,3% e il General a Lima lo 0,5%.