Le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,3% a 66.704,00 punti. Dopo essere stato in positivo per quasi tutta la seduta l’indice brasiliano è andato a picco verso la fine delle contrattazioni. L’ISDA (International Swaps and Derivatives Association), ha comunicato che l’attivazione delle clausole di azione collettiva (CACs) da parte della Grecia per modificare le condizioni dei titoli di debito emessi sotto il suo regime normativo è da considerarsi un “credit event”. La notizia ha fatto riaumentare i timori relativi alla crisi in Europa. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 4,6%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 3,6% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 3,8%. Nel settore retail Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha perso il 2,1% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) l’1,1%.
I bancari hanno registrato anche oggi una performance positiva. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato lo 0,4%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,8% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,6%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno perso rispettivamente l’1,6% e lo 0,4%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 37.691,00 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,1%, Cemex (MXP225611567) lo 0,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,4%. Banorte (MXP370711014) ha guadagnato il 2,4% e Grupo Mexico (MXP370841019) l’1,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,7%, il General a Lima ha guadagnato lo 0,9%, l’IBVC a Caracas lo 0,2% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%. Il Colcap a Bogotà ha chiuso invariato.
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