La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2% a 67.978,05 punti. La Banca Centrale del Brasile ha alzato il suoi tassi d’interesse dall’8,75% al 9,5%. La misura era stata attesa dal mercato. Il calo dei timori legati alla crisi del debito sovrano ha fatto tornare massivamente gli acquisti anche sulla piazza finanziaria di San Paolo. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York il 2,3%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il 3,4%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato l’1,9% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,5%. Lojas Renner (BRLRENACNOR1) ha chiuso in rialzo del 2,3%. Banco Santander ha espresso ottimismo sugli utili della prima catena brasiliana di negozi d’abbigliamento.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 32.861,00 punti. Sul mercato azionario messicano ha pesato, tra l’altro, l’apprezzamento del peso. Tra i titoli dell’IPC Grupo Modelo (MXP4833F1044) ha perso il 2,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,8%. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,1%, Cemex (MXP225611567) l’1,9% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,7%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,9%, l’IBVC a Caracas lo 0,2% e il Colcap a Bogotà lo 0,8%. Il General a Lima ha perso lo 0,1%.