La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,7% a 71.632,90 punti. I titoli dei settori che dipendono dalla domanda domestica hanno guidato la lista dei rialzi. Le vendite al dettaglio sono cresciute a novembre in Brasile dell’1,1%. Gli economisti avevano atteso in media una crescita dello 0,5%. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha chiuso in rialzo dell’1,8%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) del 2% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) del 2,6%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha guadagnato il 2,9%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) l’1,8%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) il 3,3% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 4,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2,8%. L’impresa petrolifera ha annunciato che le sue vendite di benzina hanno raggiunto a dicembre dei livelli record. Il prezzo del petrolio ha chiuso inoltre oggi a New York ai massimi da 27 mesi. Vale (BRVALEACNPA3) ha beneficiato dell’aumento delle quotazioni dei metalli di base ed ha guadagnato l’1,9%.
AmBev (BRAMBVACNPR1) ha perso il 2,7%. Goldman Sachs ha declassato il titolo del primo produttore di birra dell’America Latina da “Buy” a “Neutral”.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 37.963,31 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,9% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,2%. Cemex (MXP225611567) ha guadagnato lo 0,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l’1,6%, l’IPSA a Santiago del Cile l’1%, il Colcap a Bogotà l’1,2% e l’IBVC a Caracas lo 0,1%. Il General a Lima ha perso lo 0,2%.
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