Borse dell’America Latina negative, crollo storico a Lima

Un laptop mostra un grafico

Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.

Il General a Lima ha perso il 12,5% a 18.585,80 punti. Si è trattato della peggiore seduta nella storia dell’indice peruviano. A causa dell’eccezionale ondata di vendite le autorità di borsa hanno fermato le contrattazioni con due ore di anticipo rispetto all’abituale orario di chiusura. Il candidato di sinistra Ollanta Humala ha vinto il secondo turno delle presidenziali contro la candidata conservatrice Keiko Fujimori. Nonostante Humala abbia moderato ultimamente le sue posizioni gli investitori temono che la sua politica economica sarà simile a quella di Hugo Chávez in Venezuela. Humala ha in effetti già annunciato di voler aumentare l’influenza dello stato sulle principali aziende del paese e di voler alzare le tasse sui profitti dell’industria mineraria che è alla base del boom dell’economia peruviana. Il paese andino, il maggiore produttore al mondo di argento, beneficia sensibilmente dell’aumento della domanda e dei prezzi delle materie prime. Nel primo trimestre di quest’anno il PIL del Perù è cresciuto di quasi il 9%.

Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2% a 63.067,70 punti. La vittoria di Humala e il crack alla Borsa di Lima hanno avuto un impatto negativo anche sul mercato azionario brasiliano. A spingere le vendite è stata inoltre la debole performance di Wall Street. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso l’1,6% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,3%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 3,8%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,9% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 4,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli principali del Bovespa, hanno perso rispettivamente il 2,4% e lo 0,9%.

L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell’1,3% a 34.673,50 punti. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso il 7,5%. Il gruppo minerario messicano ha delle importanti attività in Perù. Tra gli altri titoli principali dell’IPC América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,3%, Cemex (MXP225611567) lo 0,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,7%. Banorte (MXP370711014) ha guadagnato l’1,2%.

Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,4% e l’IPSA a Santiago del Cile l’1,4%. Le borse di Caracas e Bogotà sono rimaste ieri ferme.

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