Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,5% a 57.143,80 punti. I leader dell’UE hanno raggiunto un accordo per ricapitallizare le banche. La notizia ha fatto aumentare l’ottimismo degli investitori sulle capacità dell’Europa di superare la crisi. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’1,8%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,8% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,8%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 4,6%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,7%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 4,6% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 3,4%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 3,6%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 2,1% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,7%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e il 2,5%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell’1,5% a 35.818,60 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,5%, Banorte (MXP370711014) l’1,8%, Cemex (MXP225611567) il 2,7%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l’1,1%, il Colcap a Bogotà lo 0,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,7%, il General a Lima lo 0,2% e l’IBVC a Caracas il 4,3%.