La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,8% a 62.565,50 punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato il downgrade del Portogallo da parte di Moody’s e il rialzo dei tassi d’interesse in Cina. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso lo 0,9%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,2% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,5%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 2,7%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,2%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,7% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,7%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l’1,3%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) lo 0,5% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) l’1,3%.
TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha guadagnato un ulteriore 2,4%. Il mercato si attende che le autorità antitrust cilene approveranno la fusione tra la compagnia aerea brasiliana e la rivale cilena LAN (CL0000000423).
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno perso rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 36.468,00 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,1%, Cemex (MXP225611567) lo 0,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,5% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,4%. Banorte (MXP370711014) ha guadagnato l’1,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,9% e il General a Lima lo 0,4%. L’IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,6% e il Colcap a Bogotà il 2,3%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.