Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,2% a 64.340,50 punti. La crescita dell’economia brasiliana ha rallentato nel primo trimestre di quest’anno. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi all’aumento dell’inflazione. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 2,2%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,5% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,5%. Nel settore retail Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha guadagnato il 2,9% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) il 4,1%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli principali del Bovespa, hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,5%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 35.123,90 punti. América Móvil (MXP001691213) ha perso il 4%. Secondo quanto riporta “Bloomberg” le autorità messicane di regolamentazione del settore delle telecomunicazioni potrebbero costringere l’operatore di telefonia mobile a ridurre le sue tariffe sul mercato domestico. Tra gli altri titoli principali dell’IPC Banorte (MXP370711014) ha perso lo 0,6% e Cemex (MXP225611567) lo 0,7%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha guadagnato lo 0,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,5%, il Colcap a Bogotà lo 0,1% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%. L’IBVC a Caracas ha perso lo 0,2% e il General a Lima il 2,3%.