La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,2% a 62.486,20 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della settima seduta positiva di fila. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato un ulteriore 1,1%. A spingere il titolo è stata ancora la notizia della nomina di Maria das Gracas Silva Foster alla guida del gruppo petrolifero. I minerari hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli di base. MMX Mineração e Metálicos (BRMMXMACNOR2) ha guadagnato il 2,1% e Vale (BRVALEACNPA3) l’1,3%. I timori relativi all’aumento dell’inflazione hanno pesato sul settore immobiliare. Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso dell’1,9%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dello 0,4%. I prezzi al consumo sono aumentati in Brasile a metà gennaio rispetto al mese precedente più di quanto previsto dagli economisti.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 36.853,30 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1%, Banorte (MXP370711014) lo 0,7%, Cemex (MXP225611567) lo 0,4%, Grupo Mexico (MXP370841019) l’1,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,4%, il General a Lima lo 0,3% e l’IBVC a Caracas l’1%. Il Colcap a Bogotà ha perso lo 0,3% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%.