Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,2% a 56.381,50 punti. Le principali banche centrali hanno annunciato un’azione coordinata per iniettare liquidità nel sistema bancario europeo. La notizia è stata accolta positivamente anche dagli investitori brasiliani. La performance del Bovespa è stata però frenata dai timori relativi all’aumento dell’inflazione. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato lo 0,6%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,3% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,7%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato lo 0,5%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) lo 0,7% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,3%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e l’1,4%.
L’allarme inflazione ha pesato sui settori che dipendono in particolar modo dalla domanda domestica. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso dello 0,3%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,4% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,4%. Nel settore retail B2W Cia. Global do Varejo (BRBTOWACNOR8) ha perso il 3,2%, Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) l’1,5% e Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) l’1%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell’1,5% a 35.181,40 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,8%, Banorte (MXP370711014) l’1,9%, Cemex (MXP225611567) il 2,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,2%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,8%, il Colcap a Bogotà l’1,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,5% e il General a Lima l’1,2%. L’IBVC a Caracas ha perso lo 0,1%.
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