La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,3% a 63.479,46 punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato i timori relativi alle prospettive dell’economia. Le vendite al dettaglio sono calate lo scorso mese negli USA più di quanto atteso dagli economisti. La Fed ha inoltre tagliato leggermente le sue stime sulla crescita del PIL statunitense nel 2010 e nel 2011. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l’1,5%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1,7% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3,1%. Nel settore dell’industria cartaria Klabin (BRKLBNACNPR9) ha perso l’1,6% e Fibria Celulose (BRFIBRACNOR9) il 2,3%. Tra i minerari MMX Mineração e Metálicos (BRMMXMACNOR2) ha perso l’1,4% e Vale (BRVALEACNPA3) lo 0,7%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New York lo 0,3%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso invariato. Il prezzo del petrolio ha perso ieri al NYMEX lo 0,1%.
Il settore immobiliare ha beneficiato ancora dei solidi risultati pubblicati da PDG Realty (BRPDGRACNOR8). Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha guadagnato il 3,3%, Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 2,4%, Cyrela (BRCYREACNOR7) l’1,8% e PDG Realty l’1,5%.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,4% a 32.305,71 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213), Cemex (MXP225611567) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno chiuso in rialzo dello 0,3%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,2%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%, il General a Lima lo 0,1% e il Colcap a Bogotà lo 0,9%. L’IBVC a Caracas ha perso lo 0,5%.
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