Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,3% a 64.872,00 punti. Standard & Poor’s ha avvertito che la Grecia potrebbe di nuovo ristrutturare il suo debito. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato inoltre il debole andamento di Wall Street. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 2,1%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,7% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso dello 0,7%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,2%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,2% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,3%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso lo 0,1%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) lo 0,3% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) lo 0,9%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,3%. Vale (BRVALEACNPA3), l’altro titolo di maggior peso del Bovespa, ha guadagnato lo 0,8%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 39.125,40 punti. Nomura ha alzato le sue previsioni sulla crescita dell’economia messicana nel 2012 da +3% a +3,75%. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,5%, Banorte (MXP370711014) lo 0,3%, Cemex (MXP225611567) lo 0,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,2%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso lo 0,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,4% e il General a Lima lo 0,9%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato l’1% e il Colcap a Bogotà lo 0,8%.