La maggior parte delle borse dell’America Latina aperte ieri ha chiuso in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,3% a 61.217,00 punti. Il listino brasiliano è stato sostenuto dai titoli delle imprese i cui affari dipendono dalla domanda domestica. Anche gli ultimi dati hanno segnalato che l’inflazione in Brasile sta rallentando. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 3,7%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) dello 0,7%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,6% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,7%. Nel settore retail Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha guadagnato l’1,4% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) l’1,9%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato lo 0,9% nonostante il prezzo del petrolio abbia chiuso ieri a New York in ribasso. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,1%. Il gruppo minerario ha tagliato del 10% i suoi obiettivi di produzione per il 2015.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 35.601,70 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,9%, Banorte (MXP370711014) lo 0,5%, Cemex (MXP225611567) l’1,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,8%, il General a Lima ha perso lo 0,8%. Le borse di Bogotà, Santiago del Cile e Caracas sono rimaste ieri ferme.