Le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,5% a 56.731,30 punti. Il Brasile ha creato lo scorso mese meno posti di lavoro di quanto atteso dagli economisti. Sulla Borsa di San Paolo hanno pesato inoltre di nuovo i timori legati alla crisi del debito in Europa. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l’1,6%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,8% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,5%. Nel settore immobiliare Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha chiuso in ribasso dello 0,6%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dello 0,7% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 2,4%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso il 2%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) il 2,5% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) l’1,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l’1,1%. L’amministratore delegato del gruppo petrolifero ha dichiarato di aver ricevuto molte offerte per gli asset che intende vendere. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 36.284,20 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,2%. Banorte (MXP370711014) ha perso l’1,2%, Cemex (MXP225611567) l’1,3%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,4% e l’IBVC a Caracas lo 0,7%. Il Colcap a Bogotà ha perso lo 0,5%, il General a Lima lo 0,3% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,6%.