La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,9% a 59.704,80 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della sesta seduta negativa di fila. Anche nel continente sudamericano gli investitori guardano con preoccupazione alla crisi del debito sovrano in Europa. Sulla Borsa di San Paolo hanno pesato inoltre i timori legati all’aumento dell’inflazione. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso il 2,2% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,6%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso dell’1,5% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,6%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 2,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 3,4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4%.
Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso il 2%. Il Consiglio di Amministrazione di Casino (FR0000125585) ha formalmente rigettato il piano di fusione tra la sua partecipata e le attività brasiliane di Carrefour (FR0000120172).
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,1% nonostante il prezzo del petrolio abbia guadagnato ieri a New York il 2,4%. Vale (BRVALEACNPA3) è stato sostenuto dall’aumento dei prezzi dei metalli ed ha guadagnato lo 0,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 36.178,60 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,9%, Banorte (MXP370711014) lo 0,7% e Cemex (MXP225611567) lo 0,4%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha guadagnato lo 0,1%, Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha chiuso invariato.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,4%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,6% e il Colcap a Bogotà lo 0,9%. Il General a Lima ha guadagnato lo 0,9% e l’IBVC a Caracas lo 0,1%.
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