Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1% a 64.620,10 punti. La produzione industriale è calata ad aprile in Brasile del 2,1%. Si è trattato del più forte calo dal 2008. La notizia ha ridotto i timori del mercato relativi alla politica monetaria della Banca Centrale del Brasile. Nel settore immobiliare, che dipende in particolar modo dall’andamento dei tassi d’interesse, Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 3,2%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,1%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 4% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 2,9%.
Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso il 4,4%. La francese Casino (FR0000125585) ha depositato una richiesta di arbitrato dopo aver appreso che Grupo Pao de Acucar ha contattato Carrefour (FR0000120172) per discutere di una possibile transazione. Casino vuole far rispettare al suo partner brasiliano gli obblighi inseriti nell’accordo contrattuale stretto nel 2006.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato entrambi lo 0,1%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 35.832,80 punti. Dopo il crollo di ieri Telmex (MXP904131325) ha registrato una ripresa ed ha guadagnato il 2,1%. Tra gli altri titoli del listino messicano Cemex (MXP225611567) ha guadagnato il 2,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,3%. América Móvil (MXP001691213), Banorte (MXP370711014) e Grupo Mexico (MXP370841019) hanno perso lo 0,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,2%, il General a Lima l’1,6%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,1% e il Colcap a Bogotà l’1,3%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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