La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Dopo sei sedute positive di fila il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,3% a 63.038,80 punti. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in ribasso del 2%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) dell’1,5%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 3,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 4,6%. Bank of America ha tagliato il suo rating sul settore immobiliare brasiliano da “Overweight” ad “Equal-weight”. Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha perso l’1,9%. Il CEO di Casino (FR0000125585) ha dichiarato che il suo gruppo cercherà di mantenere una quota di controllo nella maggiore impresa retail del Brasile. Il mercato teme di conseguenza che il piano di fusione tra le attività brasiliane di Carrefour (FR0000120172) e Grupo Pao de Acucar non potrà venir realizzato.
TAM SA (BRTAMMACNOR5) ha guadagnato il 4,6%. Gli investitori scommettono che le autorità antitrust cilene approveranno la fusione tra la compagnia aerea brasiliana e la rivale cilena LAN (CL0000000423).
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno perso rispettivamente l’1% e l’1,5%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 36.640,90 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,9%, Banorte (MXP370711014) l’1,1%, Cemex (MXP225611567) il 2,6%, Grupo Mexico (MXP370841019) l’1,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,4%, il General a Lima lo 0,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,8% e il Colcap a Bogotà lo 0,5%. La Borsa di Caracas è rimasta anche ieri ferma.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!