Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,4% a 58.236,50 punti. Il mercato azionario brasiliano ha beneficiato del calo dei timori relativi alla crisi in Europa. I Paesi dell’UE hanno raggiunto al vertice di Bruxelles un accordo per rafforzare la disciplina di bilancio. Solo la Gran Bretagna resterà fuori. È stato inoltre deciso di rendere disponibili per il Fondo Monetario Internazionale (FMI) altri €200 miliardi per aiutare i Paesi in crisi. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 2,2%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,7% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 3,8%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 2,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 2,2%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato il 3%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) lo 0,3% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) l’1,4%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 2,2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,5%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo del 2,2% e Vale (BRVALEACNPA3) dell’1,6%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell’1,6% a 37.227,20 punti. Tra le blue chips messicane Banorte (MXP370711014) ha guadagnato il 3,3%, Cemex (MXP225611567) il 5,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 4,4%. América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Colcap a Bogotà ha guadagnato lo 0,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,7% e l’IBVC a Caracas lo 0,8%. Il General a Lima ha chiuso invariato. La Borsa di Buenos Aires è rimasta anche ieri ferma.
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