La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,5% a 67.781,60 punti. Era da circa undici mesi che il listino brasiliano non saliva a tali livelli. Gli operatori hanno osservato che la massiva liquidità sul mercato sta confluendo in asset più rischiosi e la Borsa di San Paolo è un’attrattiva opzione. Gli investitori scommettono inoltre che la Banca Centrale del Brasile taglierà ulteriormente i tassi per sostenere l’economia. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’1,9%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,5% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,3%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 4%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 3,9%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 3,6% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 7%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 2,7%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1,1% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,3%. Vale (BRVALEACNPA3) e Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e l’1,7%.
B2W Cia. Global do Varejo (BRBTOWACNOR8) ha perso controtendenza il 5,6%. Il gruppo impegnato nel commercio elettronico ha incrementato lo scorso trimestre la sua perdita.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 38.327,40 punti. Tra le blue chips messicane Banorte (MXP370711014) ha guadagnato il 3,4%, Cemex (MXP225611567) il 3,7%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,3%. América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,3%, il General a Lima lo 0,8% e l’IBVC a Caracas il 3,6%. Il Colcap a Bogotà ha perso lo 0,1% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%.
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