La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,9% a 60.262,90 punti. La Banca Centrale del Brasile ha segnalato che potrebbe terminare la serie di rialzi dei tassi d’interesse. Anche la Borsa di San Paolo ha beneficiato inoltre della notizia dell’accordo raggiunto dai leader della zona euro su un nuovo piano di salvataggio per la Grecia. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 2,5%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,4% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,4%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 3,8%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 7%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 6% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 6,8%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato il 2,3%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) l’1,6% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) il 2,5%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York ai massimi da cinque settimane. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,2%. L’indice PMI di HSBC relativo al settore manifatturiero cinese è calato a luglio ai minimi da 28 mesi. La notizia ha frenato il titolo del primo produttore al mondo di ferro.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,6% a 35.555,80 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,1%, Banorte (MXP370711014) l’1,7%, Cemex (MXP225611567) l’1,8% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,3%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha perso un ulteriore 3,2%. Il gigante della distribuzione ha pubblicato mercoledì dei deboli dati di bilancio per il secondo trimestre.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,9%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,3% e il Colcap a Bogotà l’1,2%. Il General a Lima ha perso lo 0,1%, l’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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