Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2,4% a 64.567,20 punti. I dati relativi all’attività manifatturiera in Cina, in Europa e negli USA hanno segnalato che la salute dell’economia è migliore di quanto supposto da una parte del mercato. Il mercato azionario brasiliano ha beneficiato inoltre del calo dei timori relativi alla crisi in Europa. Secondo quanto riportano diverse fonti un accordo tra Atene ed i creditori privati sarebbe ormai ad un passo. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’1,1% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,7%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 5%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 5,9%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 6,2% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 8,7%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato il 2,5% e Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) l’1,1%. Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato l’1,5% e Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,5%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l’1,6% e Vale (BRVALEACNPA3) il 2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 37.709,60 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l’1,1%, Cemex (MXP225611567) il 3,1% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,4%. Banorte (MXP370711014) ha perso l’1,4% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l’1,8%, l’IPSA a Santiago del Cile l’1,3%, il Colcap a Bogotà lo 0,1% e il General a Lima l’1,9%. L’IBVC a Caracas ha chiuso di nuovo invariato.