Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 3,7% a 59.270,10 punti. Gli Stati della zona euro hanno raggiunto un accordo su un pacchetto di misure anticrisi. A spingere gli acquisti è stata inoltre la notizia della forte crescita del PIL degli USA nel terzo trimestre. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 5,1%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 3,2% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) il 3,1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 5,4%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) del 6,9%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) del 5,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) del 6,5%. Nel settore retail Grupo Pao de Acucar (BRPCARACNPR0) ha guadagnato l'1,6%, Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) il 2,3% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) il 3,8%. Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 7,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 7,6% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 6,1%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente il 4,3% e il 2,4%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 2,5% a 36.727,20 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 2,5%, Banorte (MXP370711014) il 4,5%, Cemex (MXP225611567) il 16,1,%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 5,6% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 4,3%, il Colcap a Bogotà l'1%, l'IPSA a Santiago del Cile il 3,6% e il General a Lima il 3,5%. L'IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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