Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,8% a 55.030,40 punti. Gli investitori scommettono che dal G20 arriveranno delle importanti novità relative ad una soluzione della crisi del debito. Il mercato azionario brasiliano ha beneficiato inoltre della notizia del forte aumento delle vendite al dettaglio negli USA. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato lo 0,6% e Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) l’1,1%. Nel settore immobiliare Cyrela (BRCYREACNOR7) ha chiuso in rialzo del 2,6%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) dell’1%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) dell’1,1% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) dell’1,5%.
Nel settore dell‘acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato l’1,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente l’1,3% e lo 0,6%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 34.848,40 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,6%, Banorte (MXP370711014) il 4,1%, Cemex (MXP225611567) l’1,2% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 4,6%, il Colcap a Bogotà lo 0,4%, il General a Lima l’1,5% e l’IBVC a Caracas lo 0,1%. L’IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,3%.