La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1% a 69.268,30 punti. Per il listino brasiliano si è trattato della quarta seduta positiva di fila. A spingere gli acquisti sono state le notizie positive arrivate dal fronte macroeconomico. La produzione industriale è aumentata a febbraio in Brasile dell’1,9%. Gli economisti avevano atteso un aumento di solo l’1%. L’attività manifatturiera ha inoltre accelerato a marzo in Cina, il principale partner commerciale del Brasile, per la prima volta da quattro mesi. Il settore immobiliare ha guidato la lista dei rialzi. Cyrela (BRCYREACNOR7) ha guadagnato il 3,4%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 3,4%, PDG Realty (BRPDGRACNOR8) il 3,2% e Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 5,4%. Molto bene anche il settore delle utilities. Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6) ha guadagnato l’1,3%, Cia. Energetica de Minas Gerais (BRCMIGACNPR3) il 3,8% e Companhia Energetica De Sao Paulo (BRCESPACNPB4) il 3%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri ai massimi da trenta mesi. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,6%. Il primo produttore al mondo di minerale di ferro ha annunciato che il CEO Roger Agnelli lascerà il gruppo. Attualmente è incerto chi rimpiazzerà Agnelli.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 37.775,10 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,9%, Cemex (MXP225611567) il 2%, Grupo Mexico (MXP370841019) lo 0,9% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,5% e l’IPSA a Santiago del Cile l’1,9%. Il General a Lima ha perso l’1,8% e il Colcap a Bogotà lo 0,6%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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