Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi in ribasso.
L’indice RTS a Mosca ha perso l’1,7% a 1.573,46 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati poco al di sotto della media. I timori relativi alla nuova crisi del debito sovrano in Europa e ad un possibile conflitto tra le due Coree hanno fatto andare oggi a picco le quotazioni delle materie prime. Il prezzo del petrolio è sceso fino a circa $80. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso l’1,6%, V.Bank (RU0009084214) l’1,1%, Mostotrest (RU0009177331) lo 0,7% e LUKoil (RU0009024277) l’1,8%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietrogurgo in ribasso del 3,5% a RUB 167,01.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,5% a 21.953,54 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’1,4%, Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,4%, Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,6% e MOL (HU0000068952) il 2,2%.
Il PX a Praga ha perso l’1,7% a 1.122,00 punti. Quasi tutti i titoli di maggior peso del listino ungherese hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 4,2%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l’1,3% e Komercni Banka (CZ0008019106) lo 0,7%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,4% a 45.730,96 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in ribasso del 2,8%. Il prezzo del rame è sceso oggi sensibilmente a Londra. Il gruppo minerario polacco è il primo produttore europeo del metallo rosso. I bancari hanno chiuso contrastati. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso lo 0,1% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,7%. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l’1% e BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,3%.
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