Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3% a 1.632,21 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati nella media. Dai verbali del FOMC, il comitato esecutivo della Fed, è emerso ieri che la Banca Centrale degli USA è diventata più prudente su un nuovo allentamento quantitativo. La notizia ha scatenato oggi una pioggia di vendite sulle materie prime. Il prezzo del petrolio è sceso fino a circa $101. Tra i titoli dell’indice russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,1%, LUKoil (RU0009024277) l’1,1% e Raspadskaya (RU000A0B90N8) lo 0,1%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 2,4% a RUB 180,5.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,9% a 18.176,78 punti. Quasi tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. MOL (HU0000068952) ha perso l’1,9%, OTP Bank (HU0000061726) lo 0,5% e Magyar Telekom (HU0000016522) l’1%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso il 2% a 945,70 punti. Tutti i titoli principali dell’indice ceco hanno chiuso in ribasso. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso lo 0,6%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 4,9%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,7% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,7% a 40.754,08 punti. Tutti i venti di titoli di maggior peso dell’indice polacco hanno chiuso in calo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 3,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,9%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 3,5%, PGE (PLPGER000010) lo 0,7%, PZU (PLPZU0000011) lo 0,6%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2% e PKN Orlen (PLPKN0000018) l’1,4%.