Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 2,4% a 1.617,01 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì ma sono rimasti a dei bassi livelli. I timori relativi alle prospettive dell’economia e alla crisi del debito sovrano hanno condotto ad una forte riduzione della tendenza al rischio anche sulla piazza finanziaria russa. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3,5%, RusAl (RU000A0JR5Z5) l’1,5% e TNK-BP (RU000A0HGPM9) l’1,5%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 4,1% a RUB 163,01.
Il BUX a Budapest ha perso il 3% a 17.679,52 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in netto ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’1,5%, MOL (HU0000068952) il 5,6%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,3% e Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,7%.
Il PX a Praga ha perso il 5,2% a 970,80 punti. Tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in deciso ribasso. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 6,6%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 4,1%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,3% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 9,7%. Da notare è che il calo di Telefónica O2 C.R. è stato dovuto al fatto che il titolo quota da oggi ex-dividendo.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3,8% a 38.992,56 punti. Diciannove dei venti titoli di maggior peso dell’indice polacco hanno chiuso in ribasso. PGE (PLPGER000010) ha perso il 2,2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 6,1%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 4,8%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 6,1%, PZU (PLPZU0000011) il 2,2%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) l’1,2% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 3,2%.
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