Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1,1% a 1.518,64 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati bassi. Anche sulla piazza finanziaria russa gli investitori non hanno voluto correre troppi rischi in vista della riunione del comitato esecutivo della Fed. Il prezzo del petrolio è tornato oggi inoltre a scendere. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso lo 0,2%, RusAl (RU000A0JR5Z5) lo 0,3% e Bashneft (RU0007976957) il 2%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 3,6% a RUB 160,01.
Il BUX a Budapest ha perso l’1,3% a 16.115,36 punti. I bancari sono andati a picco. FHB (HU0000078175) ha perso il 3,2% e OTP Bank (HU0000061726) il 6,8%. Il Parlamento ungherese ha approvato la legge che impone alle banche di assorbire le perdite della clientala sui prestiti in valuta estera. Tra gli altri titoli di maggior peso del BUX Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato l’1,2% e MOL (HU0000068952) l’1%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso lo 0,2%.
Il PX a Praga ha guadagnato il 2,4% a 929 punti. Tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in netto rialzo. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato il 3,6%, Erste Group Bank (AT0000652011) il 2,4%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 3,2% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,3%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,1% a 39.225,39 punti. Tra le blue chips polacche PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in rialzo dello 0,3%, PZU (PLPZU0000011) dello 0,7%, PGE (PLPGER000010) dello 0,2% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) dell’1,1%. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,2%. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha chiuso invariato.
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