Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,5% a 1.430,13 punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi molto bassi a causa delle festività dell’Anno Nuovo e del Natale Ortodosso. Severstal (RU0009046510) ha guadagnato il 5,7%, RusAl (RU000A0JR5Z5) ha perso il 3,9%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso dell’1,6% a RUB 178,8.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 3,5% a 16.668,12 punti. Viktor Orban, il premier conservatore ungherese, ha dichiarato di essere pronto ad accettare tutte le condizioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI), sia per quanto riguarda la controversa legge sulla Banca Centrale, sia per la politica economica del governo. L’Ungheria ha bisogno di un piano di salvataggio altrimenti rischia il default. Tutti i titoli di maggior peso del BUX hanno chiuso in forte rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 5%, MOL (HU0000068952) il 2,9%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,3% e Magyar Telekom (HU0000016522) il 5,2%.
Il PX a Praga ha perso l’1% a 885,4 punti. Sul listino ceco hanno pesato le forti perdite del settore finanziario. Erste Group Bank (AT0000652011) ha chiuso in ribasso del 6,3%, Komercni Banka (CZ0008019106) del 2,9% e VIG (AT0000908504) del 2,1%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato il 3% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l’1,9%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,1% a 37.341,29 punti. Tra le blue chips polacche PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in ribasso del 3,5%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) dell’1,2%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) del 2,5%, PGE (PLPGER000010) del 2,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018) del 2% e PZU (PLPZU0000011) dell’1,3%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha guadagnato il 2,4%.
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