Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,5% a 1.341,09 punti. I volumi di scambio sono aumentati sensibilmente rispetto a ieri e sono stati al di sopra della media. Sul mercato azionario russo ha pesato l’aumento dei timori relativi alle prospettive dell’economia globale. L’attività manifatturiera ha registrato a settembre in Cina una contrazione per il terzo mese di fila. La produzione industriale è cresciuta inoltre in Giappone e nella Corea del Sud meno di quanto previsto dagli economisti. Tra i titoli del listino russo Norilsk Nickel (RU0007288411) ha perso lo 0,3%, RusAl (RU000A0JR5Z5) lo 0,7% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,9%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 3,2% a RUB 153,98.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,2% a 15.775,10 punti. Sul listino ungherese ha pesato la debole performance dei bancari. FHB (HU0000078175) ha perso il 3,9% e OTP Bank (HU0000061726) il 2,5%. Dopo il rally di ieri su Magyar Telekom (HU0000016522) sono scattate delle prese di beneficio. Il titolo dell’operatore telefonico ha chiuso in ribasso dell’1,2%. Gedeon Richter (HU0000067624) e MOL (HU0000068952) hanno guadagnato entrambi l’1,4%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 933,90 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 3%, Komercni Banka (CZ0008019106) lo 0,6% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,5%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha guadagnato l’1,4%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso invariato a 38.268,752 punti. Tra le blue chips polacche PGE (PLPGER000010) ha guadagnato il 2,3%, PKN Orlen (PLPKN0000018) l’1,1%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) lo 0,9% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2,3%. PZU (PLPZU0000011) ha perso lo 0,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1,3% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) l’1,5%.
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