Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi contrastate.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 2% a 1.363,83 punti. I volumi di scambio sono rimasti sui livelli di ieri, poco al di sopra della media. Anche sul mercato azionario russo ha pesato l’aumento dei timori relativi alle prospettive della congiuntura mondiale. La Cina ha alzato per la seconda volta quest’anno il coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche. La misura punta ad evitare un possibile surriscaldamento dell’economia. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 5,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,4%, LUKoil (RU0009024277) lo 0,8% e Gazprom (RU0007661625) il 2,2%. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha guadagnato l’1,4%, Severstal (RU0009046510) ha chiuso invariato.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 20.733,44 punti. Tra i titoli di maggior peso dell’indice ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l’1,1%, MOL (HU0000068952) lo 0,9% e Magyar Telekom (HU0000016522) l’1,3%. Sui farmaceutici sono scattate oggi delle prese di beneficio Egis (HU0000053947) ha perso lo 0,1% e Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,9%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.113,4 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso l’1,9%, Erste Group Bank (AT0000652011) lo 0,4% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,2%. Ancora bene Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209): +1,4% a CZK 445.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1,6% a 37.933,01 punti. PGNiG (PLPGNIG00014) ha chiuso in rialzo del 3,2%. Le vendite di gas dell’impresa polacca hanno raggiunto a gennaio dei livelli record. PGNiG ha chiesto inoltre alle autorità di regolamentazione di aumentare i suoi prezzi. I bancari hanno registrato una forte ripresa. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,1%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,5% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,8%.
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