Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS a Mosca ha perso l’1,8% a 1.492,90 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati nella media. Le importazioni della Cina hanno registrato a luglio la loro più moderata crescita da nove mesi. La notizia ha fatto aumentare i timori del mercato relativi alle prospettive dell’economia globale. Le quotazioni delle materie prime sono di conseguenza scese oggi sensibilmente. Il prezzo del petrolio è caduto a New York al di sotto di quota $80. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,3%, FGC UES (RU000A0JPNN9) il 2%, Aeroflot (RU0009062285) l’1,4% e IDGC (RU000A0JPVJ0) l’1,7%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in ribasso del 2,8% a RUB 165,30.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,1% a 22.538,53 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 3,4%, MOL (HU0000068952) il 2%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 2% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,4%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,6% a 1.192,30 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in ribasso dello 0,7%. Il gigante delle utilities ha annunciato oggi dei dati di bilancio che non hanno riservato alcuna sorpresa positiva per gli investitori. Tra gli altri titoli del listino ceco Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso l’1,3% e Unipetrol (CZ0009091500) lo 0,5%. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,2%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha chiuso stabile.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,2% a 42.663,65 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,4%, BZW Bank (PLBZ00000044) l’1,4% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 3%. Tra i titoli dei produttori di materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in calo del 2,1%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 2,6% e Lotos (PLLOTOS00025) il 4,9%.
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