Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,3% a 1.765,04 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì ma sono rimasti al di sopra della media. Sul mercato azionario russo hanno pesato anche oggi i timori legati alla crisi del debito sovrano ed il calo del prezzo del petrolio. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3,2%, TNK-BP (RU000A0HGPM9) il 2,3%, RusAl (RU000A0JR5Z5) il 3,6% e Gazprom (RU0007661625) il 4%.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,7% a 22.463,57 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,8%, MOL (HU0000068952) lo 0,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,2% e Gedeon Richter (HU0000067624) l’1%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.244,70 punti. I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 2,7% e Erste Group Bank (AT0000652011) l’1,2%. Tra gli altri titoli del listino ceco Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha perso lo 0,1% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,3%. Unipetrol (CZ0009091500) ha chiuso in rialzo dello 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,6% a 48.575,19 punti. Tra i bancari Bank Handlowy (PLBH00000012) ha chiuso in ribasso dell’1,7% e BRE Bank (PLBRE0000012) dell’1,2%. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l’1,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso invariato. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso l’1,1%. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Londra il suo più forte calo da due settimane.